Qualche tempo fa mio figlio ha comperato una bugia a un mercatino dell’antiquariato, e non è una bugia!
Sembra uno sciocco gioco di parole, è uno degli scherzi della lingua. Bugia ha infatti due significati completamente diversi. Vuol dire una cosa non vera, falsa, inventata, detta apposta**.
Ma bugia è anche il nome di un oggetto che si trovava in tutte le case prima che arrivasse*** la corrente elettrica.
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Il nome viene dalla città Algerina di Bejaïa, chiamata in francese Bougie e in italiano Bugia. Da questa città arrivava un tempo molta cera per le candele. Dalla cera e dalle candele il nome è passato al piccolo candeliere con il manico che vediamo sopra nella fotografia. Quando ancora in casa non c’erano le lampadine elettriche, le bugie erano l’oggetto più semplice, leggero e pratico per portare la luce attraverso stanze e corridoi.
Così abbiamo spiegato il significato della prima frase del nostro testo: Qualche tempo fa mio figlio ha comperato una bugia a un mercatino dell’antiquariato, e non è una bugia! Con altre parole possiamo dire che è vero che mio figlio qualche tempo fa ha comperato una bugia a un mercatino dell’antiquariato.
*bugia – in tutt’e due i suoi significati – ha l’accento sulla i.
**apposta – mit Absicht
***prima che arrivasse – arrivasse è la terza persona singolare del congiuntivo II (passato) di arrivare – bevor…ankam